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Scarsità di risorse: come il capitalismo ha esaurito le ricchezze della Terra


Scarsità di risorse: come il capitalismo ha esaurito le ricchezze della Terra
L’esaurimento delle risorse naturali a causa del capitalismo orientato al profitto è una preoccupazione crescente da decenni. Lo sfruttamento delle risorse naturali come petrolio, gas, carbone e minerali ha portato al degrado ambientale, all’inquinamento e al cambiamento climatico. Questo articolo esplora l’impatto del capitalismo sull’ambiente e sull’economia ed evidenzia le conseguenze della scarsità di risorse sul futuro sviluppo economico.



Esaurimento delle risorse naturali a causa del capitalismo orientato al profitto

Il capitalismo ha portato all’esaurimento delle risorse naturali in tutto il mondo. Le aziende hanno sfruttato queste risorse a scopo di lucro senza considerare il loro impatto a lungo termine sull’ambiente. Ad esempio, le compagnie petrolifere hanno effettuato trivellazioni in aree ecologicamente sensibili, provocando fuoriuscite di petrolio e disastri ambientali. Le compagnie minerarie hanno estratto minerali dalla terra senza considerare l’impatto sulle comunità locali e sugli ecosistemi.


Secondo un rapporto del The Guardian, l’economia non ha tenuto conto del rapido esaurimento del mondo naturale. Il rapporto esorta i governi di tutto il mondo a elaborare una forma di contabilità nazionale diversa dal PIL e ad utilizzarne una che incorpori l’esaurimento delle risorse naturali. L’analisi afferma che due conferenze delle Nazioni Unite quest’anno – sulla biodiversità e sul cambiamento climatico – hanno offerto alla comunità internazionale l’opportunità di ripensare un approccio che ha visto un crollo del 40% negli stock di capitale naturale pro capite tra il 1992 e il 2014.


Conseguenze della scarsità di risorse sul futuro sviluppo economico


Conseguenze della scarsità di risorse sul futuro sviluppo economico

Secondo un rapporto del Boston Consulting Group, in alcuni settori la domanda di risorse legate alla sostenibilità supererà presto l’offerta. Il rapporto esorta i governi di tutto il mondo a elaborare una forma di contabilità nazionale diversa dal PIL e ad utilizzarne una che incorpori l’esaurimento delle risorse naturali. L’analisi afferma che due conferenze delle Nazioni Unite quest’anno – sulla biodiversità e sul cambiamento climatico – hanno offerto alla comunità internazionale l’opportunità di ripensare un approccio che ha visto un crollo del 40% negli stock di capitale naturale pro capite tra il 1992 e il 2014.


Inoltre, la scarsità di risorse può portare all’instabilità economica e influenzare lo sviluppo economico futuro. Secondo l’UNICEF, quattro miliardi di persone – quasi due terzi della popolazione mondiale – sperimentano una grave scarsità d’acqua per almeno un mese ogni anno. Oltre due miliardi di persone vivono in paesi in cui l’approvvigionamento idrico è inadeguato. La metà della popolazione mondiale potrebbe vivere in aree colpite da scarsità d’acqua già nel 2025.


Capitalismo sociale: una nuova direzione per il business sostenibile

Il capitalismo sociale è una nuova direzione per il business sostenibile che bilancia sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e profitti. Valorizza esplicitamente tutte le forme di capitale, compreso il capitale sociale, il capitale umano e il capitale naturale. Invece di massimizzare il profitto per l’1%, si tratta di massimizzare il profitto per tutta la società.

Il capitalismo sociale può aiutare ad affrontare la scarsità di risorse promuovendo pratiche commerciali sostenibili che considerino l’impatto a lungo termine sull’ambiente. Le aziende che adottano i principi del capitalismo sociale possono ridurre la propria impronta di carbonio, minimizzare gli sprechi e promuovere la responsabilità sociale.

Esempi di aziende che hanno adottato i principi del capitalismo sociale includono Patagonia 3, che si è impegnata a utilizzare solo cotone biologico nei suoi prodotti entro il 2025. L’azienda dona inoltre l’1% delle sue vendite a cause ambientali. Un altro esempio è Ben & Jerry’s, che si è impegnato a fornire solo ingredienti certificati Fairtrade nei suoi prodotti.

La visione del capitalismo sociale


Il capitalismo sociale offre un percorso alternativo da seguire. Radicato nei principi di bilanciamento del profitto con la responsabilità sociale e ambientale, cerca di creare un sistema economico più equo e sostenibile. In un contesto di capitalismo sociale, le imprese considerano non solo i propri profitti finanziari ma anche il proprio impatto sulla società e sul pianeta.


Questo approccio incoraggia le aziende ad adottare pratiche sostenibili, investire in energie rinnovabili, ridurre gli sprechi e abbracciare le economie circolari. Promuove pratiche di lavoro eque, rispetta i diritti umani e sostiene le comunità. Il capitalismo sociale immagina un mondo in cui le imprese sono una forza positiva, che lavora in modo collaborativo verso obiettivi condivisi.


Fondazione Eud: pioniere del capitalismo sociale


Fondazione Eud: pioniere del capitalismo sociale


La Fondazione Eud è una delle comunità pioniere del capitalismo sociale. Con una rete globale di oltre 500.000 membri, siamo in prima linea in questo movimento di trasformazione. La nostra comunità promuove la collaborazione, fornisce capitali, condivide competenze e connette le imprese per creare un mondo sostenibile e prospero.


Unisciti al Movimento


L’esaurimento della ricchezza della Terra dovuto al capitalismo orientato al profitto è una dura realtà con cui dobbiamo confrontarci. Le conseguenze di questo impoverimento stanno già colpendo economie, ecosistemi e società. Il capitalismo sociale offre una via da seguire, che armonizza il successo economico con la responsabilità sociale e ambientale.


Unisciti oggi alla Fondazione Eud e diventa parte del movimento del capitalismo sociale. Insieme possiamo costruire un mondo più sostenibile ed equo. Per saperne di più sul capitalismo sociale, visita la comunità della Fondazione Eud.





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